Entrare in una casa e sentirsi immediatamente al posto giusto. È una sensazione che può capitare di provare quando si gira di via in via alla ricerca del nostro nuovo appartamento. E da qualche anno c’è una professione che rende questa sensazione il suo obiettivo finale. Si tratta, in realtà, di una vera e propria arte: l’home staging.
Home stager, dove nasce e cosa fa
Nata negli Stati Uniti a metà degli anni Ottanta, la figura dell’home stager è sbarcata in Italia solo recentemente. Al mercato immobiliare, caratterizzato da un drastico calo dei prezzi e delle compravendite, serviva una sferzata di energia e di novità. E così ecco arrivare questa nuova figura professionale, che ha il compito di individuare i punti deboli di un appartamento e di valorizzarne i punti di forza.
Secondo il sito HomePhilosophy le caratteristiche che deve avere l’home stager sono almeno quattro:
- La passione per la casa, ovviamente. L’home stager deve essere capace di preparare una casa in modo da venderla o affittarla nel minor tempo possibile. Per questo servono gusto per l’arredamento e cura dei dettagli;
- Conoscenza del mercato immobiliare. Una delle cause dello sviluppo dell’home staging è la crisi che ha colpito il settore immobiliare negli ultimi anni. Ecco perché, per l’home stager, è fondamentale conoscere le dinamiche del settore e tenersi aggiornato sulle tendenze di compravendite e locazioni;
- Competenze tecniche. Saper arredare una casa, saper abbinare con gusto tessuti e colori. Ma anche saperci fare con la fotografia d’interni. Per svolgere al meglio il proprio lavoro, l’home stager deve saper valorizzare il tutto con la fotografia;
- Conoscere l’Ikea come le proprie tasche. Ebbene sì, non c’è posto migliore per un home stager. Idee a volontà e prezzi accessibili anche per budget ridotti: l’Ikea è un grande alleato per chi vuole buttarsi in questo mestiere.